Sabato 17 luglio si è aperta la nona edizione di Pralibro, straordinaria manifestazione sul libro, la lettura, il confronto, la discussione. Quest’anno la manifestazione è dedicata a Rodari, il Rodari fantastico, pedagogico, civile. Pralibro nasce dall’incontro tra Rocco Pinto, libraio colto, determinato, abituato al dialogo, anima importante della libreria Torre di Abele di Torino e la comunità Valdese di Prali. Prali è in Val Germanasca, nelle Alpi Occidentali, sede del Tempio Valdese e del Centro Internazionale Agape, luogo d’incontro tra teologia e bisogni sociali. Un piccolissimo paese immerso in una natura straordinaria, un piccolo paese lontano dalle importanti vie di comunicazione, fiero della propria storia, generoso verso i visitatori, accogliente e aperto. E io mi sono ritrovata, davvero felice per l’invito, a sedermi al tavolo, assieme a Carla Ida Salviati a raccontare Gianni Rodari attraverso una biografia sentimentale. Sedute nella sala di culto del Tempio Valdese, alle spalle l’indicazione dei salmi e le immagini degli illustratori italiani inseriti nella mostra Rodari FullColor.
Silvana Sola