È con piacere che inauguriamo una nuova sezione nel nostro Zazie News. FC! Una sezione per i libri fuori catalogo, da rileggere, riscoprire, e magari ripubblicare.
E iniziamo quest’avventura, che allarghiamo a tutti coloro volessero partecipare con un articolo, con la recensione di un’intera collana che manca dagli scaffali da qualche anno.
Era il 1997 e nasceva per la Mondadori, voluta da Margherita Forestan, una piccola collana (una media di 8 uscite annuali che si è ridotta, già dal 2000, a 5) di testi brevi, gli Shorts. Nello stesso anno, quasi a confermare quest’esigenza di romanzi più agili per lettori meno “performanti”, venivano creati in casa EL, I corti.
In quarta di copertina dopo il coinvolgente slogan: Brevi come videoclip, appassionanti come un film, i romanzi che si leggono in un’ora e non si scordano più… si leggeva, oltre ad una breve trama, anche qualche motivazione per l’acquisto… per chi ha sempre in tasca la tessera del cineclub (Cinema Lux)… per chi, maschio o femmina che sia, adora danzare a piedi scalzi (Danzando nell’ombra)…
A differenza de I corti, gli Shorts accoglievano fra gli italiani anche molti autori stranieri. Dopo l’intrigante storia di Matilde Lucchini, C’è una lettera per te, che inaugurò la collana, gli altri italiani furono: Francesco Costa, Andrea Molesini, Geraldina Colotti, Margherita d’Amico e Paola Zannoner.
Gli autori anglofoni erano in prima fila (la Mondadori ha sempre considerato in maniera secondaria la letteratura francese, tedesca o di altre culture europee e extraeuropee): dalle appassionanti storie di Gary Paulsen (divertentissimo Il padrone della scuola, più avventuroso Io e Cookie, magnifica è poi la figura materna della ballerina di Glass Café) alle pagine più intimiste di Theresa Tomlison (splendido è il ritratto femminile in un villaggio di pescatori di fine ‘800, in Onda di marea), senza contare poi le storie di Cynthia Rylant, Paula Fox, Philip Pullman fino alla contrastata storia d’amore scritta da Robert Westall, in Bufera.
Tra i francesi, oltre al già citato Cinema Lux (di cui consigliamo anche la filmografia finale) di Janine Teisson, si potevano leggere le storie di Thierry Lenain, la splendida amicizia tra una adolescente fuggita di casa e un giovane tossicodipendente (Patto col diavolo) o la tenera avventura di una “donna cannone” i cui unici sogni erano vedere il mare e danzare (Miranda ha preso il volo, di Valerie Dayre).
La maggior parte dei titoli racchiudevano storie di formazione, non c’erano romanzi di genere, ma molte erano anche le trame d’ambientazione storica (la Francia dell’olocausto o gli indiani nel Michigan di metà ‘800) o dalla tematica più sociale (la situazione femminile nella cultura islamica, l’handicap o l’identità sessuale). Insomma brevi romanzi, storie e personaggi indimenticabili, oggi da scovare solo tra gli scaffali delle biblioteche.
David Tolin